Lo studio esamina alcune estese forme di franosità e squilibrio idrogeologico delle aree pedemontane e dei corsi d’acqua lombardi, per valutare se tale squilibrio possa essere contrastato validamente regolando la crescita della vegetazione arbustiva lungo le ripe dei rivi e dei torrenti minori e evitando interventi che incidano sulla loro pendenza naturale. Alcuni esempi evidenziano, infatti, che la crescita della vegetazione lungo le sponde e negli alvei, dove non è controllata, in pochi anni risulta tale da ostacolare il flusso delle acque. Questo produce conseguenze gravi, come franamenti lungo le sponde e ostruzione dei ponti; effetti similari, anche se con modalità differenti, hanno le variazioni di pendenze degli alvei determinate da questi dissesti delle ripe. Si constata inoltre che nelle aree franose, il deflusso delle acque non incanalate verso i corsi d’acqua può essere impedito dalla vegetazione di alto fusto, e pericolosamente deviato verso i punti di affioramento delle superfici di rottura. Si è rilevata quindi l’opportunità di una cartografia e di un censimento delle aree nelle quali sono necessari interventi di manutenzione e riequilibrio, che presentano una rilevante urgenza considerato la rapidità dello sviluppo ed estensione degli eventi citati e la cura con la quale devono essere selezionate la piante da abbattere e quelle da mantenere.
The study examines some extensive forms of landslides and hydrogeological imbalances in the foothills and waterways of the Lombard foothills, to assess whether this problem can be effectively countered by regulating the growth of shrub vegetation along the banks of the rivers and minor streams and avoid in interventions that affect their natural slope.
Some examples show, in fact, that the growth of vegetation along the banks and in the riverbeds, where it is not controlled, in a few years issue has to hinder the flow of water so as to produce serious consequences, such as landslides along the banks and obstruction of bridges; similar effects, albeit in different ways, have the variations in the slopes of the riverbeds. In landslide areas, the outflow of water not channeled towards watercourses can be prevented by tall vegetation, and dangerously diverted to the outcrop points of the braking surfaces.
The opportunity was therefore identified for cartography and a census of the areas in which maintenance and rebalancing interventions are required, which present a significant urgency given the rapidity of the development and extension of the aforementioned events, and the care with which they must be selected the trees to be cut down and those to keep.