La cartografia delle aree che sono in grado di produrre frane e dissesti idrogeologici è a oggi molto completa e dettagliata sia a livello regionale che a scala comunale.
È quindi possibile compiere un ulteriore approfondimento affrontando il tema della cartografia delle aree che non producono dissesti, ma che sono sottoposte al rischio di riceverne gli effetti, tramite meccanismi spesso non semplici e quindi tali da renderne difficile la percezione e la previsione.
Questa sintesi informativa presenta un esempio di integrazione della mappatura del rischio : le cartografie delle aree di conoide o delta che possono essere colpite dalle esondazioni derivanti dall’occlusione di alvei montani ad opera di frane.
Su questo argomento esiste in effetti una vasta e ben articolata letteratura, che propone relazioni analitiche fondate sugli elementi geologici,morfologici, sedimentologici e idrologici che più condizionano la formazione e lo sviluppo dell’idrogramma di piena che consegue alla rottura dello sbarramento naturale.
La sintesi informativa sottolinea che il ripetersi di fenomeni di esondazioni molto dannose soprattutto in aree urbane e industriali, dove ai fenomeni naturali si sovrappongono fattori antropici importanti, rende opportuna l’adozione di mezzi di previsione aggiornati anche su questa rilevante tematica.