Il problema dell’interferenza delle acque superficiali sulla piezometria della falda è stato più volte sottolineato ed esaminato attentamente da diversi Autori e nei PGT di diversi comuni. In occasione delle piene infatti l’innalzamento del livello piezometrico nelle aree circostanti al fiume si propaga anche a rilevante distanza e da questa combinazione di eventi ne possono derivare danni anche gravi. Quando la falda connessa con il corso d’acqua dà luogo a sorgenti all’interno di avvallamenti del terreno, queste depressioni vengono colmate di acque con gravi effetti sulla sicurezza delle persone e degli edifici. Questo fenomeno è ben noto nella provincia Milano da moltissimi anni. Infatti il territorio orientale e sud-orientale dello stesso comune di Milano è interessato da vaste aree di allagamento, che si sono manifestate anche in occasione di esondazioni storiche (eventi verificatisi nel 1947, nel 1951, nel 2000, nel 2002 e nel 2014), dove le zone allagate si sono rivelate distanti da quelle colpite dall’esondazione del fiume e qualche volta isolate fra loro così da escludere che si tratti di alluvionamenti da parte del fiume stesso. Le problematiche connesse con la necessità di proteggere le persone, le infrastrutture e gli edifici in questi frangenti è resa di soluzione più difficile dal fatto che spesso le sorgenti alle quali perviene il sollevamento piezometrico sono spesso distanti e isolate dai corsi d’acqua che generano la risalita della falda e il legame acque superficiali-falda non risulta ben conosciuto o addirittura incerto nella sua dinamica, tanto da non far ritenere necessario un intervento di protezione delle aree a rischio di allagamento.
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cause_dei_periodici_allagamenti_nella_provincia_di_milano_fra_lambro_e_adda.pdf | 6.94 MB |